“Mònde” e Istituto “Luce Cinecittà”, una collaborazione che prosegue
A “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” la Rassegna “Luce Cinecittà” e “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli itinerari culturali”.
Progetti nati anche grazie alla collaborazione con Istituto Luce Cinecittà.
Due masterclass e la lettura di Rosa Diletta Rossi.
Comunicato stampa 05
Monte Sant’Angelo, 7 ottobre 2019 – Il viaggio di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” esplora anche il passato e la memoria, grazie alla forte collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, il cui patrimonio per il suo alto valore storico-culturale è iscritto nel Registro ‘Memory of the World’ dell’UNESCO.
La 2^ edizione del Festival in programma dal 10 al 13 ottobre a Monte Sant’Angelo, città dei due siti Unesco, si arricchisce con una rassegna di titoli scelti dal catalogo “Luce Cinecittà”, che prevede la proiezione di ben quattro documentari.
Si parte giovedì 10 ottobre alle 20.30, nell’Auditorium Peppino Principe, con “Lascia stare i santi” (75’) di Gianfranco Pannone, con le voci di Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco. Un viaggio in Italia lungo un secolo nella devozione religiosa popolare. Santi antichi e più recenti, madonne bianche e nere, processioni devozionali sono espressioni di un bisogno di sacro in apparenza molto lontano da noi, ma che così lontano non è. Ancora oggi, specie nel Sud Italia, ma con “isole” anche al Nord, la fede popolare è un fatto concreto, che trova la massima espressione nel canto e nella musica. E i suoni proposti in questo film da Ambrogio Sparagna – che a fine proiezione terrà un concerto – ne sono una chiara testimonianza. Il prezioso repertorio dell’Archivio Luce, composto di documentari e cinegiornali d’epoca, asseconda questo viaggio nel mondo della religione popolare, che Gianfranco Pannone, con sguardo laico, rimescola in un percorso emozionale tra passato e presente. Le immagini religiose di oggi assumono un posto di rilievo in quest’epoca che non sembra più anelare al sacro, ma di cui nel profondo tanta gente sente ancora il bisogno, in Veneto come in Sicilia, nel Lazio come in Puglia. E le voci di alcuni intellettuali sono lì a ricordarcelo: da Silone a Pasolini, da Rocco Scotellaro a Mario Soldati, fino a Gramsci.
Venerdì 11 ottobre alle 19.00 sarà la volta di “Butterfly” (80’) di Casey Kauffman – che sarà presente in sala – e Alessandro Cassigoli. Irma ha solo 18 anni, ma è già una campionessa di boxe. Il suo successo è un risultato notevole per una ragazza cresciuta in uno dei paesi più violenti del napoletano. Tuttavia più Irma riesce nel suo percorso sportivo, più si rivela fragile nel suo percorso interiore. Inizia ad insinuarsi in lei il dubbio se valga la pena o meno di rinunciare alla sua gioventù per i propri obiettivi. Il maestro Lucio ha 78 anni, è stato il primo allenatore e l’unica vera figura paterna per Irma. Maestro di vita oltre che maestro di boxe, dal momento in cui l’arbitro alza il braccio di Irma in segno di vittoria alle qualificazioni olimpiche, sa che la sua vita non sarà più la stessa. In poco tempo la ragazza diventa una notizia, un volto in tv, addirittura la protagonista di un libro sulla sua vita. L’immagine confezionata dai media è semplicemente troppo bella per essere vera: una ragazza del “ghetto” che vince le Olimpiadi e scrive la storia. Irma, invece, torna in Italia senza una medaglia. La delusione è troppo grande, le sue certezze sono crollate. La boxe è davvero qualcosa che fa per lei? Adesso che è lontana dai riflettori può finalmente guardarsi dentro e cercare la sua strada.
Sabato 12 ottobre alle 17.15 sarà proiettato “Dafne” (94’) di Federico Bondi, storia di una donna di 35 anni, con un lavoro che le piace e amici e colleghi che le vogliono bene. Dafne ha la sindrome di Down e vive insieme ai genitori, Luigi e Maria. L’improvvisa scomparsa della madre manda in frantumi gli equilibri familiari: Dafne è costretta ad affrontare non solo il lutto ma anche a sostenere Luigi, sprofondato nella depressione. Grazie all’affetto di chi le sta intorno, alla propria determinazione e consapevolezza, trova la forza di reagire e cerca invano di scuotere il padre. Fino a quando un giorno accade qualcosa di inaspettato: intraprenderanno insieme un cammino in montagna verso il paese natale di Maria e, nel tentativo di guardare avanti, scopriranno molto l’uno dell’altra.
A chiudere la Rassegna “Luce Cinecittà”, il 12 ottobre alle 19.30, sarà “Anija” (83’) di Roland Sejko, vincitore del David di Donatello 2013 come Miglior Documentario. Nei primi giorni di marzo del 1991, all’orizzonte della costa Adriatica dell’Italia meridionale fecero la loro apparizione fantasmagorica alcune navi che con il loro carico umano hanno segnato l’inizio di quello che sarebbe stato chiamato “l’esodo degli albanesi”. La metafora biblica non era, questa volta, un’esagerazione, mai nella storia del dopoguerra si era vista una fuga collettiva di quelle dimensioni. Chi erano quelli sulle navi? Da che paese partivano? E dove sono oggi, 20 anni dopo? Questo è il racconto di una fuga e di un viaggio, nella ricostruzione dei tre grandi esodi degli albanesi. A differenza di altri documentari che si sono occupati del tema concentrandosi sull’arrivo, questo si focalizza soprattutto sulla partenza della nave, cercando di capire le ragioni della fuga, e raccontando per la prima volta “l’arrembaggio” delle navi.
Il regista Roland Sejko, che sarà presente alla proiezione, è stato anche uno dei docenti di “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari culturali”, iniziativa che è parte integrante di “Mònde”, le cui attività didattiche sono state affidate proprio ai professionisti dell’Archivio Storico “Luce Cinecittà”. Domenica 13 ottobre alle 10.00 sempre nell’Auditorium Peppino Principe si terrà la conclusione dei lavori di “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari culturali”, con la proiezione dei tre documentari brevi realizzati dagli undici giovani aspiranti documentaristi che hanno preso parte al progetto e che hanno avuto modo di realizzare i lavori, nel corso dell’estate, sotto la supervisione in remoto dei docenti della Scuola.
I ragazzi, durante la seconda settimana di luglio, hanno affrontato quattro moduli didattici dedicati a: regia del documentario (con Roland Sejko, direttore responsabile del sito dell’Archivio Storico Luce), montaggio (con Luca Onorati, montatore dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà), produzione del documentario (con un approfondimento condotto da Maura Cosenza, responsabile delle produzioni dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà) ed infine ricerca e uso del materiale di repertorio dell’Archivio Storico Luce (a cura di Cristiano Migliorelli, che dell’Archivio è il responsabile commerciale). A questi si è aggiunto un quinto modulo, “Costruttori di Cammini”, in occasione del quale i partecipanti hanno avuto modo di dialogare sul tema del viaggio e del cammino con Angelofabio Attolico (responsabile tecnico della Via Francigena del Sud e del Cammino Materano), Gianni Sportelli (direttore artistico “Viandanti Festival: Mediterraneo in cammino”) e Laura Marchetti, docente dell’Università di Foggia e coordinatrice scientifica del visionario progetto promosso dalla Regione Puglia e denominato “Le strade della Fiaba”.
E Laura Marchetti sarà ospite di “Mònde” con la video intervista all’antropologo Roberto De Simone (realizzata da Regione Puglia e Istituto Enciclopedia Treccani) in occasione della Masterclass “Giambattista Basile: il cacciatore di fiabe” , in programma sabato 12 ottobre alle 19.30 nella Chiesa di San Salvatore. Seguirà una lettura di Rosa Diletta Rossi, attrice e volto noto del piccolo e grande schermo (tra i suoi titoli ricordiamo “Don Matteo”, “Squadra Antimafia”, “Suburra – La serie” e al cinema “Pasolini”, “Fortunata”, “Nero a metà”, “La profezia dell’armadillo”, “Croce e delizia”).
“Mònde” rende omaggio anche alle fiabe armene con la Masterclass “Camminarono poco o molto…” – il cui titolo riprende l’incipit delle stesse – condotta da Sonya Orfalian e Riccardo Giagni, che si terrà venerdì 11 ottobre alle 18.00 nella Chiesa di San Salvatore.
L’ingresso a tutti gli eventi in programma a “Mònde” è gratuito.
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