Sul sentiero blu – Un documentario di Gabriele Vacis
Sabato 8 ottobre 2022
Ore 18,00 - Auditorium "Peppino Principe"
Interviene l'Associazione iFun di Foggia
SINOSSI
Il documentario, per la regia di Gabriele Vacis e la produzione di Michele Fornasero per Indyca, affronta con estrema delicatezza temi sociali e relazionali rispetto all’autismo. I protagonisti, insieme ai loro medici ed educatori, affrontano un cammino di crescita, imparando a gestire emozioni e difficoltà grazie a specifici programmi abilitativi utili per lo sviluppo delle competenze sociali. Oltre che scientifica, si è trattata quindi di un’esperienza profondamente umana volta a migliorare le relazioni delle persone autistiche. I partecipanti devono infatti adattarsi al nuovo ambiente e cercare un modo per convivere, alla scoperta della loro indipendenza. Il viaggio si concluderà a Roma, dove tra varie autorità incontreranno anche Papa Francesco. La troupe ha seguito il gruppo dalla partenza fino all’arrivo nella Città del Vaticano, cercando di riportare integralmente l’intensità di questa esperienza, raccontando il formarsi di nuove amicizie e di sentimenti e, soprattutto, di catturare i particolari più significativi di questi eccezionali ragazzi. Un’immersione nel mondo dell’autismo per abbattere pregiudizi e preconcetti che spesso circondano queste persone, valorizzare le loro competenze e sensibilizzare lo spettatore di fronte queste importanti tematiche.
IL REGISTA, GABRIELE VACIS
Gabriele Vacis (Settimo Torinese, 18 ottobre 1955) è un regista teatrale, drammaturgo, docente, documentarista e sceneggiatore italiano. Nel 1980 si laurea in Architettura al Politecnico di Torino. Nel1982 fonda il Laboratorio Teatro Settimo dove produce spettacoli che sono diventati negli anni dei veri e propri piccoli classici del teatro ragazzi. Le sue opere vincono numerosi premi e riconoscimenti internazionali e dal 1988 inizia ad insegnare alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Del 1989 è la sua prima regia lirica: L’alfiere opera contemporanea di Siegfried Matthus, mentre dei primi anni novanta è la rivisitazione dei classici: La storia di Romeo e Giulietta da Shakespeare (1991) e Villeggiatura da Goldoni (1993), rivelano uno stile fondato sul racconto dei grandi testi piuttosto che sulla loro messinscena. Negli anni novanta, con Il racconto del Vajont e gli spettacoli su Olivetti, Vacis è uno dei creatori del Teatro di narrazione. Il narratore senza orpelli, nello spazio vuoto, diventa fenomeno che influenza profondamente la comunicazione, dal teatro alla televisione, dal giornalismo alla politica. Dopo essersi messo in scena in Totem, Vacis, nel 1999 conduce 42º parallelo, una serie di trasmissioni televisive dedicate alla letteratura del Novecento. Nel 1996 ha ricevuto il Premio per la Regia dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro e quando il Teatro Settimo viene acquisito dal Teatro Stabile di Torino, Vacis assume il ruolo di regista stabile. Alla fine degli anni 2000 l’interesse di Vacis si rivolge al cinema e all’intreccio dei linguaggi a scopo pedagogico. Il docufilm Uno scampolo di paradiso vince il Premio della Giuria al Festival di Annecy. Dal 2008 dirige il progetto TAM (Teatro e Arti Multimediali) con il Palestinian National Theatre a Gerusalemme e il progetto La paura Sicura e Bellezza che coniugano teatro, cinema e nuovi media.
Credits
- DIRETTO DAGabriele Vacis
- SCRITTO DA Michele Fornasero- Gabriele Vacis
- FOTOGRAFIA Paolo Ceretto - Francesca Gaia Cisotto - Michele Fornasero
- MONTAGGIO Michele Fornasero - Marco Rezoagli
- MUSICHEMarta Lucchesini